Il Nuovo approccio alla comunicazione pubblicitaria

Prima dell’avvento del web 2.0, le due componenti principali della comunicazione erano la creatività  e la pianificazione pubblicitaria all’interno dei media selezionati.

L’agenzia di comunicazione incontrava l’azienda, definiva gli obiettivi da raggiungere e la relativa strategia, presentava l’idea creativa, pianificava la pubblicazione sui mezzi pubblicitari e seguiva l’attività  di produzione. Il risultato finale era costituito da un’affissione, una pagina pubblicitaria su carta stampata oppure da uno spot video o radiofonico.

approccio comunicazione

Oggi questi elementi restano altrettanto validi, ma diventa anche necessario tenere in considerazione i nuovi contesti digitali e virtuali propri del web 2.0.

Il messaggio, infatti non è più unidirezionale, cioè rivolto al consumatore che si limita ad ascoltarlo passivamente senza alcuna possibilità  di interazione, ma diventa bidirezionale: l’obiettivo è quello di riuscire a creare una relazione, un rapporto interpersonale, di parlare con le persone emozionandole, coinvolgendole e fidelizzandole nel tempo, facendo in modo che parlino dell’azienda e dei prodotti/servizi offerti non soltanto sul web, ma anche offline, creando così un network multicanale integrato.

Ancora una volta l’idea creativa è il fulcro dell’intero processo: l’azienda comunica prima di tutto attraverso il proprio marchio, che conferisce specifiche connotazioni ai prodotti che contraddistingue. Anche il messaggio diffuso deve risultare in grado di catturare l’attenzione e suscitare il desiderio di condivisione.

Il marketing tradizionale si concentra esclusivamente sulla soddisfazione immediata del consumatore con la qualità  del prodotto e si limita a fare in modo che l’acquisto si ripeta nel corso del tempo. Per riuscire a fidelizzare i consumatori e creare engagement, vale a dire un forte coinvolgimento emotivo nei confronti del brand, diventa necessario spingersi oltre e presidiare anche le fasi successive all’acquisto.

schema marketing

Il Word Of Mouth Marketing, essenzialmente basato sul tradizionale passaparola, può assumere diverse declinazioni: Viral Marketing, Buzz Marketing e Fake News Creation.

Il Viral Marketing si manifesta nella capacità  di riuscire a formulare un messaggio così divertente, accattivante e coinvolgente, da essere spontaneamente condiviso dagli utenti all’interno delle propria cerchia. La creatività  del contenuto sarà  quindi l’elemento capace di incrementare il passaparola e di estendere a macchia d’olio il messaggio.

Il Buzz Marketing, invece, si caratterizza per un’esplicita call to action agli utenti, che vengono invitati in modo diretto a condividere il messaggio. Questa forma promozionale risulta vincente quando gli utenti sono particolarmente coinvolti dal messaggio proposto, (ad esempio Dove, con i suoi prodotti di bellezza e cura del corpo, ha sviluppato diverse campagne di buzz marketing che avevano come oggetto il concetto di bellezza femminile), oppure se possono ricevere degli incentivi attraverso la condivisione, (ad esempio: sconti sugli articoli in vendita, in linea con la strategia adottata da Uniqlo, il produttore giapponese di abbigliamento casual).

Infine, la Fake News Creation consiste nella creazione di notizie, sotto forma di bufala o scherzo ironico, per catalizzare l’attenzione dei media: Heineken e Philips hanno adottato questa strategia ottenendo molteplici spillovers positivi, proprio grazie al passaparola generato.

Nel momento in cui gli utenti risultano fortemente coinvolti e fidelizzati dall’azienda, si trasformano nei migliori difensori (advocates) della stessa e procedono a convincere gli altri, in modo del tutto spontaneo, ad adottare il prodotto (evangelism marketing). A questo punto, l’ultimo passo verso l’engagement marketing consiste nel coinvolgere i consumatori nei processi di innovazione e promozione dell’azienda, trasformandoli in collaboratori preziosi, raccogliendo i loro suggerimenti e dando vita alle loro idee.

Il Nuovo Modello di Marketing® consente, attraverso la creatività ,di implementare tutti gli step, fidelizzando il cliente e incrementando il valore aggiunto.

nuovo modello di marketing

La creatività  mette le ali al tuo messaggio: raggiunge il destinatario e lascia un segno indelebile.

Il Nuovo Modello di Marketing: la soluzione vincente per le Piccole e Medie Imprese

Premessa: in Italia il mercato è costituito soprattutto da Piccole e Medie Imprese, le famose PMI, organizzate su scala ridotta e con un numero ristretto di dipendenti.

come valutare i rischiIn simili contesti, non esiste un vero e proprio ufficio dedicato al marketing: la comunicazione e la pubblicità  dell’azienda sono gestite direttamente dal titolare stesso. Di solito, se l’azienda ha successo, l’imprenditore o imprenditrice sa fare bene il proprio mestiere ma spesso, ahimè, non sa come comunicare con tutta l’esperienza, la competenza e l’efficacia che solo un vero professionista può dare. Come si dice a Milano: “Ofelè fa el to mestè”, riferito a chi si improvvisa esperto senza esserlo.

Visto che il successo di campagne e azioni promozionali, dipende esclusivamente dalla correttezza dell’approccio e dalle decisioni adottate nell’impiego delle risorse economiche, intellettuali e creative, appare evidente che il rischio di comunicare in modo errato, o con messaggi non coerenti rispetto al target di riferimento, è parecchio elevato. L’azienda si espone così alla possibilità  più che concreta, di perdere nuove opportunità  di business, di sprecare capitali preziosi, buttando via un sacco di soldi e addirittura, di infliggersi un danno comunicando una mediocre immagine aziendale.

Le PMI italiane, infatti, risultano eccellenti nella qualità  del prodotto ma spesso, trascurano l’efficacia e la qualità  della comunicazione.

 

Il web è sicuramente oggi lo strumento principale con cui diffondere la comunicazione di ogni impresa: è un canale essenziale per far conoscere il proprio marchio (brand awareness), per fidelizzare i clienti (brand loyalty) e per sviluppare campagne promozionali online (digital advertising).

Tuttavia, le PMI dispongono spesso di siti web non aggiornati e poveri di contenuti, raramente accessibili da mobile e visibili dall’estero.

Il primo passo per lo sviluppo di una strategia vincente è un sito web dotato di capacità  distintiva, ottimizzato per i diversi devices con accesso Internet, caratterizzato da un buon posizionamento nei motori di ricerca e in grado di mettere in luce il vantaggio competitivo dell’impresa.

Secondo diverse indagini statistiche, infatti, l’utente medio impiega soltanto 4 secondi per decidere se soffermarsi o meno su un determinato sito, proseguendo nella navigazione esclusivamente nel caso in cui vengano stimolati l’attenzione, il desiderio, l’interesse e l’azione, eventualmente attraverso una call to action.

I fenomeni della globalizzazione e della diffusione delle nuove tecnologie digitali rendono sempre più accesa l’esigenza di differenziazione rispetto ai competitors, con l’obiettivo di guadagnare un posizionamento unico e distintivo.

Per ottenere questo, è fondamentale dotarsi di un’immagine coordinata, sinergica, sempre coerente e fedele a se stessa, per influire profondamene sulla percezione del proprio brand, consentire all’azienda di rendersi visibile, differenziarsi, comunicare la propria mission e i valori guida.

L’idea creativa, che contraddistingue e definisce l’immagine dell’azienda, è al centro dell’intero processo e sarà  declinata nell’immagine coordinata, in grado di identificare l’azienda sui biglietti da visita, sui flyer, sulle brochure, sui media classici, sul web e sui new media.

La soluzione diventa quindi il Nuovo Modello di Marketing®, capace di strutturare un’immagine integrata del proprio business e di diffonderla attraverso le vie cardinali della strategia di comunicazione avviata.

modello di marketing
Perchè ogni forma di pubblicità  priva di idea creativa, è una porzione di budget sprecata.

Dal web 1.0 al web 2.0: i New Media

La società  cambia. Le esigenze cambiano con il tempo. Cambiano i programmi tv. E il web che fa? Si trasforma. Il web 2.0 è un’evoluzione inevitabile del tanto caro web 1.0, un web statico, fermo, creato per essere solo consultato e non vissuto direttamente dagli utenti. Il web 2.0 è un processo prestabilito, perchè oggi essere “sul web” vuol dire agire, interagire, compiere delle azioni.

Web-2.0Lo sviluppo delle nuove tecnologie digitali ha permesso di creare piattaforme più funzionali e maggiormente adatte alla fruizione da parte dell’utente, ampliando la penetrazione della rete anche attraverso la molteplicità  di devices mobili aventi accesso ad Internet.

 

Il web 2.0 conferisce agli utenti, desiderosi di condividere emozioni, affetti e sogni, un ruolo da protagonisti: il consumatore non vuole più limitarsi ad essere un destinatario passivo di informazioni che promanano dall’impresa, ma assume un ruolo fortemente attivo (customer empowerment). Ogni utente, infatti, diventa in grado di ricercare autonomamente le informazioni di cui necessita (self inform); di comparare i diversi siti web al fine di selezionare il fornitore che offre le condizioni più vantaggiose (self compare); di decidere in quali blog e forum partecipare attivamente (self organize); di scambiare consigli e suggerimenti con gli altri internauti attraverso una comunicazione peer-to-peer (self advice); di valutare l’affidabilità  di ciascun rivenditore (self police) anche attraverso le recensioni fornite da altri utenti (self feedback).

In tale contesto, le informazioni e i contenuti (perlopiù creati direttamente dagli utenti, User Generated Contents) si diffondono in modo estremamente rapido e capillare (viral marketing) e sfuggono al controllo puntuale da parte dell’azienda. Inoltre, a seguito del fenomeno della socializzazione e spettacolarizzazione, la singola lamentela può trasformarsi in un’autentica istanza collettiva, condivisa da una pluralità  di utenti e non più ignorabile da parte dell’impresa. Questo fenomeno è amplificato proprio dalla diffusione dei social networks, in grado di sviluppare la comunicazione orizzontale tra gli utenti.

Appare così evidente la necessità  di trasformare la potenziale minaccia in opportunità , di convertire il customer empowerment in customer engagement: i consumatori devono essere direttamente coinvolti nei processi di promozione e innovazione, diventando i best advocates ingaggiati dall’azienda in qualità  di”evangelisti” (evangelism marketing). A tal riguardo, è consigliabile monitorare i blog afferenti il proprio settore poichè gli autori sono in grado di influire profondamente sui lettori, facilmente condizionabili da un messaggio emozionale mirato.

Risulta altresì necessario che l’azienda riesca a dotarsi di un sito web ottimizzato tramite attività  di SEO (affinchè si posizioni tra i primi risultati della ricerca organica e sia facilmente rintracciabile da parte degli utenti) e promosso attraverso campagne di SEM (keyword advertising: forme promozionali sviluppare attraverso parole chiave ed annunci sponsorizzati associati al sito): soltanto in questo modo sarà  possibile raggiungere i potenziali clienti.

Inoltre, è fortemente consigliato l’utilizzo di software di analisi degli accessi al sito, quale Google Analytics, per ottenere informazioni preziose sugli utenti: area geografica di provenienza, piattaforma di accesso, device utilizzato e status (nuovo utente, utente abituale, etc…). I dati raccolti consentono di comprendere se le iniziative di marketing adottate risultano di successo, oppure, se necessitano di un adattamento a nuove esigenze di mercato emergenti.

Pertanto, una strategia vincente deve irradiarsi attraverso le 3C del WebMarketing: Content (focus sui contenuti, sulla profondità  e ampiezza delle informazioni e sull’enterteinment); Community (interazione con gli utenti, presidio dei social media, blog, e-mail marketing purchè risulti permission based, in modo tale da non scadere nel fenomeno dello spam, e in grado di suscitare effetti virali) e Commerce (piattaforme digitali che consentono di acquistare online i prodotti offerti).

Idea Creativa

L’idea creativa è la dinamite in grado di mixare le 3C in modo esplosivo.