La concorrenza subisce profondi cambiamenti nel mondo web 2.0 rispetto all’accezione tradizionale del termine. Le variabili oggetto di tali mutamenti sono le seguenti:
Antecedentemente alla diffusione della Rete, la concorrenza si sviluppava essenzialmente secondo una dimensione locale: il potenziale consumatore individuava una cerchia di alternative limitatamente alla propria area di riferimento. Adesso, invece, con l’abbattimento delle barriere dovute alla distanza, la concorrenza assume una dimensione globale: il potenziale consumatore può confrontare una cerchia estremamente più ampia di alternative poichè, grazie all’e-commerce, non è più vincolato dall’area geografica di riferimento. Questo implica che il raggio dei competitors subisce un incremento e l’azienda dovrà dotarsi di strumenti sempre più avanzati per riuscire a stare al passo con un insieme di concorrenti sempre più ampio ed agguerrito. Le barriere all’ingresso diminuiscono drasticamente e da una concorrenza più protetta, di giunge ad un contesto estremamente vasto.
Inoltre, le innovazioni veicolate grazie alla rete non risultano più isolate, ma si caratterizzano per una continuità : essendo più facile monitorare i competitors ed essendoci pertanto maggiore trasparenza, diventa più agevole riuscire ad implementare innovazioni incrementali al proprio business.
Per sbaragliare i concorrenti, le aziende non puntano più esclusivamente sulla qualità del prodotto, adottando un focus sulle informazioni, sulla relazione e sull’interazione con l’utente attraverso l’offerta di contenuti e servizi. In tal modo si svilupperà la brand attitude grazie alla comunicazione bidirezionale così definita, creando un autentico vantaggio competitivo anche per quei prodotti scarsamente differenziabili (commodity).
La concorrenza nel web 2.0 non è più suddivisa tra settori eterogenei, ma diventa intersettoriale e convergente. Si pensi, ad esempio, a come ambiti dapprima distanti (musica, computer, mobile, video, news, gps e games) diventino strettamente connessi in rete, tanto da poter essere racchiusi in un unico dispositivo, il tablet.
La struttura dei costi per l’e-business è molto flessibile e dinamica: i costi fissi sono elevati (“legge della prima copia”) ma il costo marginale è estremamente ridotto. Il costo totale unitario decresce molto rapidamente all’aumento delle unità . Questo significa che il costo di creazione del sito può risultare un costo fisso elevato che, però, richiederà costi variabili associati alla gestione di ogni utente via via sempre più ridotti: il costo fisso si spalmerà infatti sul crescente numero di unità , riducendo drasticamente il costo totale unitario. L’ingresso nel web può comportare un costo iniziale elevato ma, le innovazioni incrementali, diventano decisamente meno onerose e per questo più rapide, soprattutto in un contesto dove il tasso di sostituibilità della tecnologia è particolarmente elevato.
Infine, la concorrenza non è più isolata ma diventa cooperativa: sono numerosissime le aziende che creano alleanze di strategiche con i distributori, i fornitori, i concorrenti e i produttori di beni complementari. In questo modo si crea un mix tra cooperazione e competizione (coopetizione) definendo così una struttura spider versus spider, ossia network di attori contro network di attori.
Coopetition online: un gioco di partnership strategiche.