Come creare un sito per medici

Qui di seguito tutti i passi necessari per creare un sito web per medici o studi associati, di successo.
Per qualsiasi attività , quindi anche per i dottori e gli studi medici associati uno dei passi necessari per avere visibilità  completa è creare un sito web.

Sito studio medico

Creazione sito per medici

Il primo passo è creare la struttura e il design del sito web 2.0, le possibilità  sono principalmente due:

  • Affidarsi ad una web agency, usufruendo del servizio di esperti non bisogna pensare a niente, o quasi.
    L’agenzia web ti aiuterà  a focalizzare l’obiettivo e la struttura del sito, tu dovrai solo fornire i dati principali dello studio e le immagini che vuoi pubblicare.
  • Realizzare autonomamente il sito internet.
    Con il diffondersi della rete si sono diffusi degli strumenti per auto prodursi il proprio sito, sono programmi che con poche nozioni informatiche e qualche ora di tempo si può ottenere un portale perfettamente funzionante.
    I più famosi cms (content management system) sono WordPress, Joomla e Drupal.
    Il risultato solitamente non trasmette professionalità  e raramente si riesce a convertire gli utenti in pazienti.

 

Nel caso specifico degli studi medici associati le caratteristiche del sito web dovrebbero comprendere una grafica semplice e lineare, una struttura facile da navigare e nel caso di studi medici la possibilità  di prenotare le visita tramite internet da parte dei pazienti.

Creazione del logo e delle immagini associate

Logo-studio-medicoOgni sito che si rispetti deve avere un logo personalizzato, ovviamente anche uno studio medico.
Oltre al logo si ha bisogno anche di immagini associate che si usano internamente al portale web, da inserire nei social network o per eventuali campagne marketing.

Purtroppo, se non si è dei grafici risulta quasi impossibile creare un logo adeguato e solitamente se non ci si rivolge ad esperti il lavoro finale sarà  di bassa qualità .

Social media marketing

strategie social network studio medici
Un sito web deve essere collegato ai profili sociali quali Facebook, Google Plus e Twitter. Il social media marketing per i medici non deve essere invasivo e non necessita grosse perdite di tempo sulle pagine social.
La cosa più importante è che le pagine social devono essere coerenti con il sito internet per estetica e design.
Le campagne social media marketing per i medici devono essere studiate caso per caso a causa della delicatezza del settore. Nei casi più semplici per aumentare i contatti si possono offrire sconti su servizi o pubblicizzare la propria attività  con annunci mirati ad un target preciso di utenti.
La qualità  principale delle campagne social è la possibilità  di selezionare una nicchia ristretta di persone a cui far visualizzare gli annunci in modo da ottimizzarli.

Il mio studio medico ha un sito ma non ricevo contatti

Uno dei principali problemi di chi si crea un sito internet da solo o non si affida ad una agenzia web specializzata è quello di non essere ben visibili su internet.
L’obiettivo di un sito di uno studio medico è quello di essere visto e convertire gli utenti in appuntamenti.
Per rendere visibile il portale si possono intraprendere numerose strategie, le più diffuse sono:

  • Ottimizzazione del sito (SEO) dal punto di vista tecnico e di contenuti, prima di pubblicarlo si effettua una minuziosa ricerca personalizzata al settore medico sulle ricerche effettuate dai potenziali pazienti e si indicizza il portale intorno a quelle parole chiave e alla geolocalizzazione dello studio.
  • Creando un blog associato al sito si può aumentare notevolmente le visite, si possono inserire notizie riguardanti il mondo della medicina o preziosi consigli per gli utenti.

come creare sito web per medici

Concludendo, un sito internet per medici si deve differenziare per serietà  e servizi offerti. E’ molto importante valutare bene le strategie da effettuare prima che il sito sia online in modo da poter adattare la struttura del sito alle strategie.

Se hai bisogno di un sito internet per il tuo studio o vuoi aumentare i contatti richiedi una consulenza gratuita dalla nostra agenzia.

Il nostro ultimo progetto è stato per il Dott. Ebbli, vai ai dettagli.

Valutazione campagne google adwords, calcolo del ROI

La valutazione campagne google adwords è basata su questi due elementi fondamentali: le keyword e il display advertising (banner). E’ opportuno tenere presenti i seguenti concetti per il calcolo del ritorno sull’investimento (ROI):

valutazione campagne google adwords

A questo punto diventa poi possibile procedere a calcolare il ROI, ricordando che solo nel caso in cui sia maggiore dell’esborso monetario sostenuto per l’effettuazione dell’investimento, risulti vantaggioso intraprendere la strategia di comunicazione.

calcolo-roi

Es. Un annuncio è destinato alla pubblicizzazione di un nuovo modello di scarpe. Cliccando sull’annuncio è possibile procedere all’acquisto del prodotto attraverso una landing page dedicata. Tale annuncio ha generato 50 acquisti, è stato visualizzato 1000 volte e cliccato 100. Il prezzo delle scarpe è di 80 euro ed i costi unitari sono pari a 65.Procediamo a calcolare le diverse variabili da inserire all’interno del ROI.

Valutazione campagne google adwords:

Nome

Formula

Calcolo

Risultato

Impression

Numero visualizzazioni

1000

1000

CTR

Click/visualizzazioni

100/1000

0,1

CNV Rate

Acquisto/click

50/100

0,5

MCDu

Prezzo unitario – costo unitario

80 – 65

15

Pertanto, il ROI sarà  pari a: 1000 x 0,1 x 0,5 x 15= 750. In tal caso, se l’investimento richiesto è superiore a 750 sarà  opportuno non procedere alla sua realizzazione, diversamente, se minore di 750, sarà  vantaggioso effettuarlo.

Dalla formula proposta, appare evidente che, incrementando una delle variabili coinvolte, diventa possibile incrementare il valore del ROI stesso. Per tale ragione è fondamentale comprendere come riuscire ad accrescere i diversi elementi in analisi.
Il Click Through Rate è direttamente proporzionale alla qualità  del banner e dell’annuncio, a quanto lo stesso sia coerente con i termini di ricerca effettuati e alla capacità  di coinvolgere l’utente in termini di una call to action. Un’altra modalità  diffusa per incrementare il CTR, adottata anche da note agenzie di viaggio online come Booking, è il retargeting: attraverso cookies e registrazioni, l’azienda è in grado di memorizzare le ricerche effettuate dal singolo utente e così riproporre contenuti a queste collegate. Ad esempio, nel momento in cui sarà  effettuata una ricerca per un soggiorno alle Baleari, il sito potrà  memorizzare il tema e collegarlo all’utente che, quando accederà  a social o a siti che offrono spazi banneristici o annunci, potrà  vedere una serie di promozioni relative a quanto aveva precedentemente ricercato. In questo modo chiaramente si incrementa la probabilità  che l’utente sia interessato e, pertanto, che proceda a cliccare sugli annunci in questione.
Per aumentare il Conversion Rate, è necessario che il contenuto offerto dal link sia altamente coerente con l’annuncio: se la promozione è particolarmente accattivante (ad esempio promette sconti al 70%) ma all’interno del sito non è poi possibile rintracciare alcuna notizia relativa a quanto precedentemente annunciato, è molto difficile che l’utente procederà  all’acquisto. Questo significa che non è affatto una mossa intelligente cercare di attrarre un potenziale cliente attraverso promesse non mantenute o tramite promozioni non coerenti con il proprio sistema di offerta: l’utente si sentirà  scoraggiato e quasi sicuramente abbandonerà  il sito. Inoltre è di fondamentale importanza adottare una landing page che, nel caso debba essere effettuata una ricerca, memorizzi già  i dati immessi nel motore di ricerca, senza richiedere all’utente di compiere da capo l’intero processo. Un utente che digita su Google”volo Roma-Milano” vorrà  atterrare direttamente su una lista di risultati e non vorrà  spendere ulteriore tempo a ripete l’intera ricerca.
Anche la velocità  di caricamento e le modalità  di pagamento offerte sono assai determinanti nell’incremento del tasso di conversione.
Infine, il margine di contribuzione unitario è generalmente un valore dato e non modificabile, tuttavia è possibile ottenere dei lievi incrementi attraverso operazioni di cross selling, volte ad offrire all’utente un pacchetto di prodotti reciprocamente interrelati (ad esempio un viaggio, un noleggio auto e l’assicurazione).

proiezione-roi

Creatività , coerenza, coinvolgimento: le 3C per un sostanziale aumento del ROI.

E’ molto importante avere una tecnica corretta di valutazione delle campagne Google Adwords per monitorare l’efficacia delle strategie adottate.

Vai alla pagina di google adwords

SEO e SEM: strategie di posizionamento a confronto

L’acronimo SEO (Search Engine Optimization) indica l’insieme delle attività  volte a conseguire un miglior posizionamento grazie alla facilitazione delle attività  di rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte degli spider dei motori di ricerca.
Un buon posizionamento all’interno dei risultati di ricerca forniti dai diversi motori è sinonimo di maggior visibilità : per questo motivo si tratta di un traguardo ambito da ogni azienda.

In questo modo il sito diventa facilmente rintracciabile da parte degli utenti che effettuano ricerche sui motori, incrementando l’aumento del volume di traffico generato.
Il SEO comprende l’attività  di url optimization (ottimizzazione della struttura complessiva del sito e degli url); di code and error optimization (ottimizzazione del codice sorgente); di robot and sitemap optimization (volta a favorire l’accessibilità  delle informazioni da parte degli spider) e di link optimization (ottimizzazione dei link, degli approfondimenti, ma anche delle immagini e dei contenuti).
Strategia seo e sem impresa
L’ottimizzazione viene implementata attraverso molteplici operazioni compiute sul codice HTML, sui contenuti delle pagine, sulla struttura ipertestuale e sul link building (gestione dell’attività  esterna al sito).

In relazione alla struttura HTML, l’ottimizzazione consiste essenzialmente nell’inserimento dei contenuti rilevanti all’interno del codice, nell’utilizzo di tag semantici e nella differenziazione dei titoli. A tal riguardo risulta altresì rilevante evitare informazioni inutili o fuorvianti attraverso i metatag e non inserire JavaScript per la gestione del processo di navigazione, dal momento che il crawler non ne interpreta gli script.

Per quanto concerne la gestione del server, è importante scegliere l’URL in modo che contenga le principali parole chiave afferenti l’argomento trattato all’interno del sito, in modo tale che risulti coerente e simile al titolo presente all’interno della pagina cui si riferisce. Inoltre, è opportuno evitare l’invio di parametri attraverso l’inserimento di una query all’interno della URL e il redirect non http, dal momento che si incorre nel rischio di mancata lettura da parte del motore e penalizzazione nel ranking.

Attraverso questo complesso di operazioni, il sito otterrà  un posizionamento migliorato all’interno dei risultati della ricerca naturale fornita dal motore stesso.
Differentemente dal SEO, il SEM (Search Engine Marketing) risulta una specifica branca del WebMarketing volta all’acquisto di traffico all’interno dei principali motori di ricerca. In questo modo il sito verrà  pubblicizzato attraverso un annuncio a pagamento e si posizionerà  all’interno dei risultati sponsorizzati da parte del motore (in genere nella sezione superiore, laterale o inferiore). Se, pertanto, il SEM comporta un costo esplicito, dal momento che l’utente sostiene direttamente un onere per la pubblicazione dei propri annunci, anche il SEO, però, è un’attività  assai dispendiosa in termini di impiego di tempo e di risorse umane. L’attività  di posizionamento comporta pertanto un costo in entrambi i casi e, più segnatamente, esplicito nella fattispecie del SEM ed implicito in quella del SEO.

Il SEM viene primariamente svolto attraverso strumenti messi a disposizione dai motori di ricerca stessi, quali Google Adwords e Yahoo Overture. Si procede all’acquisto di alcune parole chiave, coerenti con gli argomenti trattati dal proprio sito e si realizzano annunci contenenti le parole chiave attivate. Ogni keyword avrà  un determinato costo per click (CPC), definito sulla base di un’offerta attivata dall’utente e sulla base della concorrenza, che verrà  addebitato all’inserzionista solo nel momento in cui un utente cliccherà  sull’annuncio. Ogni qual volta verrà  immessa nel motore di ricerca una parola chiave acquistata, comparirà  l’annuncio creato: questa operazione non comporta di per sè alcun costo (a meno che non si opti per la formula CPM, cost per mille, volta ad addebitare un dato importo per mille visualizzazioni dell’annuncio). Soltanto il click effettuato dall’utente comporta la detrazione del CPC dal budget a disposizione. Inoltre, è anche possibile stabilire un budget massimale di spesa, superato il quale gli annunci non verranno più pubblicati.

L’attività  di SEM consente anche di effettuare una targettizzazione geografica, al fine di rendere visibili gli annunci soltanto nelle aree all’interno delle quali si situano i potenziali cliente. Inoltre è anche possibile compiere operazioni di pianificazione in termini di giorni della settimana e di orari: per questi motivi è necessario conoscere il proprio target per poter scegliere il momento di pubblicazione più profittevole.
SEO&SEM: vie complementari per il raggiungimento della pole position nei risultati di ricerca.

Advertising: vademecum per un’efficace strategia di comunicazione

L’ advertising fa parte delle tecniche di comunicazione marketing, che è l’insieme dei segnali emessi dall’impresa verso i diversi pubblici a cui si rivolge. Questa attività  ha l’obiettivo di promuovere l’impresa e la sua offerta costruendo relazioni, informando, generando associazioni positive con il brand e creando programmi che inducano a sviluppare una predisposizione favorevole.

Ogni giorno, le persone risultano costantemente bombardate da miliardi di messaggi di comunicazione e per questa ragione, adottano dei meccanismi di difesa: l’esposizione selettiva (l’individuo decide ex ante a quali messaggi prestare attenzione); la percezione selettiva (l’individuo percepisce solo parte del messaggio); la comprensione selettiva (l’individuo modifica il messaggio per adattarlo ai propri desideri) e la memoria selettiva (l’individuo memorizza soltanto una parte del messaggio). La comunicazione deve pertanto riuscire a superare questi meccanismi attraverso elementi di interesse per il target, la sorpresa e la creatività .

 

Per definire una strategia efficace di comunicazione, è anzitutto necessario comprendere l’articolazione del processo attraverso il modello di Shramm:

avertising -vademecum

La comunicazione sarà  tanto più efficace quanto più il contenuto del messaggio sarà  percepito dal target esattamente come la fonte desidera. Perchè questo avvenga, è necessario partire dal campo di esperienza del destinatario, al fine di veicolare un messaggio che sia comprensibile da quest’ultimo, tenendo presente che il canale, inoltre, è in grado di influenzare profondamente i codici utilizzabili. Infine, l’ascolto del feedback è fondamentale per poter ricalibrare il messaggio, modificare il codice ed entrare in maggiore sintonia con il destinatario.

Nel contesto web 2.0, tuttavia, gli utenti non vogliono risultare meri consumatori di prodotti e contenuti preconfezionati da altri: infomediari e opinion leaders costituiscono la componente sociale portante dell’intero processo di comunicazione e influenzano profondamente la percezione del messaggio. Per tale ragione diventa necessario presidiare i bloggers e le personalità  più influenti in modo tale da incrementare il potere del messaggio.

La comunicazione d’impresa utilizza molteplici strumenti e si rivolge a pubblici diversi attraverso canali diversi. Per tale ragione appare evidente la necessità  di creare coerenza, attraverso la definizione di un processo integrato. Una comunicazione di successo adotta infatti un’unica voce, assume il punto di vista dell’interlocutore, sfrutta ogni possibile occasione di contatto e le sinergie attivabili.

Attraverso l’advertising è possibile perseguire i seguenti obiettivi:

advertising
All’investimento pubblicitario e all’esposizione al sistema di comunicazione, seguono infatti l’elaborazione del messaggio, la modificazione della percezione del brand e l’azione sul comportamento del consumatore.

Nel contesto web 2.0 le imprese hanno necessità  crescente di creare e mantenere customer engagement: il mercato della comunicazione è infatti sempre più affollato, caratterizzato da frammentazione media e da un ruolo attivo dell’utente (customer empowerment). Per riuscire ad ingaggiare il proprio target occorre condividere un tema di interesse comune, adottare canali non convenzionali, essere trasparenti, incoraggiare la partecipazione attiva e compensare i consumatori del tempo impiegato.

advertising efficace

Advertising efficace: sintesi della credibilità  del brand e della coerenza rispetto al target.