Marketing in rete: le 6 nuove frontiere del business

Internet non ha rivoluzionato i tradizionali principi di marketing, piuttosto ha ampliato le possibilità  di fare marketing per tutte le imprese aventi l’obiettivo di incrementare il valore generato per i portatori di interesse attraverso la soddisfazione dei clienti.
Tuttavia, per lungo tempo è stato riservato uno spazio limitato al marketing in relazione alle iniziative legate al mondo della rete: è necessario ampliare la rilevanza di tale disciplina perchè, altrimenti, risulterà  estremamente difficile creare modelli di business sostenibili nel lungo periodo.
Anche le imprese tradizionali necessitano di modelli appositamente studiati per riuscire a competere online con i nuovi operatori: la nuova frontiera del business, infatti, è l’adozione di un multichannel marketing integrato, volto a creare un’autentica cerniera tra il mondo offline e online.
Ogni azienda deve, a parità  di principi di marketing, dotarsi delle competenze specifiche per riuscire a gestire i contesti digitali e virtuali, all’interno dei quali hanno luogo molteplici novità : dall’istantaneità  della comunicazione alla illimitata irraggiungibilità ; dal focus sul consumatore allo scambio bidirezionale.
Sono pertanto 6 le caratteristiche distintive più rilevanti degli ambienti digitali:

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La personalizzazione è associata al fatto che diventa possibile gestire database sempre più ricchi di informazioni e moduli di preferenza dei consumatori sempre più articolati. Grazie a questa disponibilità  di dati, diventa possibile sviluppare non soltanto la personalizzazione in merito alla configurazione del prodotto ma anche in relazione alla comunicazione e al CRM. Le newsletter vengono inviate a seguito di un’accurata segmentazione dei consumatori, consentendo così di calibrare il messaggio sulla specificità  del segmento in analisi. Inoltre, i prodotti diventano definibili direttamente dal cliente che può letteralmente customizzare un elemento unico sulla base delle proprie necessità .
Per quanto riguarda la dimensione mobile, ogni utente ha in media 22 applicazioni sul proprio smartphone e l’ottimizzazione del sito Internet per tali device sta diventando imprescindibile: attraverso strumenti come Mobile Meter è possibile avere un anteprima della visualizzazione del sito su mobile. Tramite tali device diventa possibile anche effettuare pagamenti, ottenere informazioni aggiuntive sui prodotti o effettuare ricerche vocali. Inoltre, grazie alla geolocalizzazione offerta dalle connessioni mobile, diventa possibile attivare iniziative di contextual marketing, permettendo al consumatore di avere un quadro completo delle insegne commerciali dell’area in cui si trova.
In merito alla dimensione Commerce si denota una stretta interconnessione tra la dimensione online e offline: un processo di acquisto, infatti, non avviene mai esclusivamente sul web o negli store tradizionali, dal momento che è molto frequente che si ricerchino informazioni online oppure si rintracci un prodotto offline e lo si acquisti in rete.
Inoltre sono in costante crescita l’utilizzo ed il download di video dal web: sono oltre 2 miliardi i video richiesti su Youtube ogni giorno e sono numerosissime le aziende che adottano questo format comunicativo in quanto considerato dotato di maggiore interattività  e potere persuasivo.
Inoltre anche la dimensione social deve essere costantemente monitorata, tenendo conto della specificità  di ciascuno strumento al fine di optare per quello maggiormente coerente con il proprio business. Anche la ricerca di informazioni diventa social: con Google+ è possibile ratificare un risultato di ricerca in modo tale che, gli amici dell’utente che ha cliccato +1, possano vedere un’annotazione personalizzata.
Pertanto, se con il tradizionale approccio al marketing il messaggio si dipanava dall’azienda ai destinatari, utilizzando prevalentemente i mass media; nel mondo web 2.0 è necessario cambiare prospettiva: dalla consapevolezza circa l’esistenza del marchio, bisogna passare ad una costante interazione con gli utenti. Solo così l’utente si sentirà  ingaggiato e parteciperò attivamente alle conversazioni in atto. In tal modo potrà  scoprire un’affinità  con il brand e diventare parte di una vera e propria community.

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Gli user generated contents sono il leitmotiv delle piattaforme 2.0.

Digital Reputation: il potere delle recensioni

Per le aziende che offrono servizi o che vendono prodotti online, le recensioni svolgono un ruolo fondamentale nella possibilità  di acquisire nuovi clienti e di accaparrarsi nuovi affari.

Si pensi solamente al fatto che il 97% degli utenti che effettuano prenotazioni di vacanze online consultano le recensioni redatte da altri utenti, così come anche buona parte di coloro che acquistano sul web o devono scegliere un ristorante per un’occasione speciale.

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Pertanto, le recensioni hanno la capacità  di influenzare i potenziali clienti proprio perchè si crea una sorta di empatia con l’autore che viene identificato come un proprio pari. L’utente medio tende ad attribuire un valore superiore alla recensione effettuata da un altro utente piuttosto che alle informazioni contenute nel sito stesso o in altri portali verticali settoriali. Il recensore è ricoperto da un’aura di incontestabile veridicità  e, più spesso di quanto si creda, i pareri negativi possono dissuadere dall’acquisto.

Infatti, la consultazione delle recensioni costituisce uno step successivo rispetto alla ricerca del consideration set, vale a dire del paniere di opzioni tra cui si intende effettuare la scelta. Solo nel momento in cui l’utente ha selezionato un numero limitato di alternative sulla base delle informazioni fornite dai rispettivi siti o dai metacomparatori, procederà  alla ricerca delle recensioni.

Questo significa che l’utente ha un’opinione positiva dell’azienda o del servizio grazie alle informazioni che ha precedentemente rintracciato ma, prima di procedere all’acquisto, necessita di una fonte considerata maggiormente oggettiva. Talvolta, proprio le recensioni sono in grado di operare un profondo mutamento della percezione dell’utente che, dal considerare un possibile acquisto, si trova a scartare di netto l’alternativa in questione.

I commenti rintracciabili sul web hanno un autentico valore economico dal momento che la scalata nelle graduatorie consente di incrementare il numero di clienti. Proprio per questa ragione è opportuno porsi una domanda cruciale: sono davvero affidabili le recensioni online?

Molti utenti vengono direttamente ingaggiati per scrivere pareri fittizi volti a promuovere un’impresa, un servizio o un hotel. Ormai, infatti, una recensione online o un consenso espresso su un social network sono del tutto equiparabili all’approvazione di una guida specializzata.

Secondo il tabloid Wired, almeno un terzo delle recensioni online sono false: i concorrenti possono creare fake identities per denigrarsi a vicenda e, allo stesso modo, il gestore può provvedere ad auto-redigere recensioni positive anche con l’aiuto di amici, parenti o colleghi.

Sono infatti veramente una netta minoranza i siti che permettono di recensire solamente coloro che hanno precedentemente effettuato una prenotazione: la maggior parte, previa una rapida iscrizione, consente a tutti di inviare commenti, senza la possibilità  di accertarsi che l’utente abbia davvero usufruito del servizio in oggetto.

Sono stati ideati software volti a monitorare gli indirizzi IP da cui vengono inviate le recensioni, ma questa forma di controllo è stata facilmente elusa attraverso l’ingaggio di una mole via via crescente di recensori ingaggiati.

Il ricercatore italiano Franco Salvetti ha compiuto un passo ulteriore, andando a creare un software sofisticato in grado di provare la veridicità  di ogni recensione immessa. Si tratta di una missione volta alla deception detection, implementata attraverso un’attenta analisi del linguaggio adottato dall’autore: chi mente usa frasi brevi e spesso negative, limita i pronomi personali e narra l’accaduto utilizzando il passato. Analizzando queste variabili, dunque, diventerebbe possibile scoprire il falso e quindi premiare il merito nella qualità  del servizio e non nella capacità  di servirsi del maggior numero di recensori falsi possibile.

Non esistendo ancora limiti concreti alla libertà  di espressione, costantemente tutelata dalla legge, sarà  il consumatore a dover riuscire a discernere l’autenticità  dalla menzogna, eventualmente anche ridimensionando la rilevanza attribuita a questo strumento.

Esistono infatti vere e proprie organizzazioni disposte a pubblicare dei falsi con un tariffario previsto per ogni pezzo e talvolta vengono commissionati anche veri e propri articoli corredati da link diretti al sito di e-Commerce dove è possibile acquistare. I risvolti del falso rischiano di inquinare l’utilità  e la funzionalità  che Internet mette a disposizione degli utenti, creando un calderone dove diventa impossibile distinguere la menzogna dalla realtà .

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Open feedback: la trasformazione di un’opportunità  per migliorarsi in complimenti a pagamento.

Advertising per una comunicazione efficace: Dermodent

Dermodent è un centro Odontoiatrico e di Medicina Estetica, con sede nella città  di Savona, che progetta l’espansione di questo format a livello nazionale.

Gli obiettivi di marketing perseguiti erano essenzialmente: aumentare la brand awareness, facendo conoscere il proprio marchio ad un ampio spettro di clientela; comunicare in modo efficace e anticonvenzionale i servizi offerti dal centro ai potenziali clienti, in modo da catturare l’attenzione con un impatto visuale forte e accattivante; aumentare l’afflusso degli utenti presso lo studio e infine, fidelizzare i consumatori nel medio – lungo termine.

Applicando il Nuovo Modello di Marketing, si è deciso di partire dall’idea creativa per poi procedere a progettare il nuovo format di comunicazione del centro e duplicarlo sui diversi media attivati, per ottenere una comunicazione efficace.

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Il mood creato è chiaramente indirizzato a creare anche liking e preference: risulta infatti rilevante per il target e coerente con il sistema di bisogni relativi alla cura odontoiatrica, pertinente con l’attività  core aziendale e dotato di potere differenziante. L’advertising è infatti un mezzo privilegiato per comunicare gli elementi peculiari dell’offerta e per distinguersi dai concorrenti. Differenziandosi, l’azienda riesce a creare nel pubblico una preferenza stabile nei confronti della propria offerta, attraverso la percezione di una sua migliore corrispondenza delle aspettative rispetto alle offerte dei competitors.

Dermodent ha poi definito una perfetta integrazione tra media tradizionali e media online, adattando l’idea creativa anche ai social network, ambienti che si prestano particolarmente alla possibilità  di rendere virale il brand aziendale.

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La comunicazione aziendale (interna ed esterna), l’identità  visiva e verbale (naming, lettere, colori) e gli spazi web costituiscono dei touch point tra consumatore e prodotto, punti di contatto capaci di rivestire l’offerta di esperienza diretta e interattività 

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Una pubblicità  suggestiva colpisce l’inconscio del cliente e dove non c’è il bisogno, lo crea.

Hotel: come comunicare in modo efficace

In genere, la scelta di una vacanza diventa oggetto di un processo decisionale di tipo affettivo. Il consumatore è infatti caratterizzato da un elevato coinvolgimento, sebbene si trovi in difficoltà  nel valutare la qualità  del servizio prima della fruizione dello stesso. Un soggiorno turistico rientra nella categoria di prodotti Experience: l’informazione per poter giudicare la qualità  del sistema di offerta è disponibile solo successivamente al consumo. Pertanto diventa fondamentale fare leva su elementi in grado di attivare l’immaginazione, la fiducia e l’emozione.

Per questa tipologia di prodotto, è necessario adottare elementi fortemente emotivi, in grado di influire sul processo di scelta. Il metodo decisionale è fondato sulla proiezione fantastica circa le possibili situazioni di consumo. Questo aspetto è tipico dei sistemi esperienziali ed edonistici ed è presente anche in acquisti caratterizzati da un elevato coinvolgimento emotivo.

Pubblicità  per hotel

In simili circostanze, dunque, la strategia di marketing deve risultare contraddistinta da una comunicazione emozionale e simbolica.

Quindi è necessario lasciar trapelare i benefici ricercati dal proprio target, in modo tale da innescare l’immaginazione (COGNITION). In secondo luogo, è opportuno coinvolgere i sentimenti (AFFECT) al fine di incentivare una risposta e l’esperienza di consumo stessa (BEHAVIOUR).

Tenendo presente tali principi, per l’hotel Belle Epoque è stato creato un sito fortemente emozionale, in grado di rendere, attraverso immagini icastiche, i benefici che il consumatore potrà  ottenere attraverso il soggiorno.

Il target tipo è una clientela ricercata, avente una discreta disponibilità  di spesa, attenta alla cura dei dettagli e alla qualità  dei servizi offerti. àˆ stato ideato un sito web caratterizzato da una grafica estremamente fine e ricercata, che proietta l’utente nell’atmosfera tipica della Belle Epoque. Il testo è complementare alle immagini che risultano essere le vere e proprie protagoniste. Una tendina lascia comparire le informazioni, che possono essere senza problema eliminate dallo sguardo, per visualizzare le immagini a schermo intero.

Un hotel ricercato e rivolto ad un target alto, deve riuscire ad emozionare facendo leva sulla ricercatezza, sull’esclusività  e sulla cura riposta in ogni singolo elemento dell’offerta.

Inoltre, può essere utile definire un’integrazione con le recensioni e con i commenti di altri clienti, in modo tale da incrementare la fiducia nei confronti dell’hotel stesso ed abbattere la percezione del rischio.

Emozione ed Immaginazione: i fattori di successo per gli Experience Goods.esperienze-turistiche

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