Dalla stampa ai social network, come cambia il marketing.

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C’era una volta un marketing incentrato su stampa, tv e radio, poi arrivarono i social network e rivoluzionarono tutto.

Non stiamo parlando di una favola a lieto fine, parliamo di come si è evoluto il modo di fare marketing. Evoluzione che ha visto un costante declino dei mezzi di comunicazione tradizionali e una crescita costante dei social, con cifre che parlano di un +800% in 8 anni.

Per chi si occupa di marketing, la rapida transizione da mass media a social network, rappresenta una grande opportunità . L’approccio al cliente risulta ora personalizzato, più efficiente del tradizionale e soprattutto agisce su scala più ampia. Tra marketing convenzionale e social media marketing, una delle differenze principali sta nel fatto che mentre il primo cerca di colpire il maggior numero possibile di clienti, il secondo si basa su una tecnica fortemente personalizzata, alla costante ricerca di clientela che sia in target con quello che l’azienda offre, che accompagna il cliente in tutto il percorso che va dal processo decisionale all’acquisto, alla customer satisfaction e la fidelizzazione.

Per troppo tempo aziende di tutte le dimensioni hanno dovuto scontrarsi con campagne che portavano tassi di conversione estremamente bassi, frutto di messaggi  troppo spesso rivolti a pubblici molto ampi, che non riuscivano a colpire in prima persona l’interessato. Questo richiedeva investimenti anticipati, che agivano su larga scala ma non fornivano nessuna garanzia sul fatto che ci si stesse rivolgendo alle persone giuste.

Il marketing personalizzato viceversa, si basa su tecniche derivanti dai social network, e può essere indirizzato sia a nicchie estremamente ristrette di pubblico, che a un target più ampio ma sempre in linea con quello che è il target dell’azienda. Tutto ciò viene realizzato attraverso uno studio approfondito di quello che è il comportamento di alcuni gruppi di utenti e i loro profili social. Utilizzando questa tecnica, i responsabili delle aree marketing e comunicazione riescono a creare messaggi personalizzati che risultano pertinenti ed efficaci.

Gli step che accompagnano una campagna personalizzata di marketing sono tre:

  • La raccolta dati;

Il primo step per venire a conoscenza dei dati degli utenti è favorire il social log-in, consentendo all’utente di registrarsi e accedere a tutti i servizi web tramite i propri profili social. Questa operazione consente di raccogliere e analizzare dati utili a comprendere i propri clienti, e captare le esigenze di quelli potenziali, esaminando il loro comportamento.

  • La segmentazione;

Ultimata la raccolta dati, sarà  necessario organizzarli in modi che abbiano significato per quelli che sono i processi di marketing. Analisi e identificazione dei comportamenti saranno fondamentali per sviluppare campagne che risultino efficaci e personalizzate.

  • La conversione;

O molto più semplicemente il processo che lega i dati alle piattaforme di marketing utilizzate dell’azienda, quali network pubblicitari, CRM o piattaforme per le DEM.

 

Concludiamo sostenendo che chi si occupa di marketing possiede oggi più che mai, i mezzi e le tecnologie necessarie per aumentare i tassi di conversione e trasformare efficacemente gli sforzi del marketing stesso. Ciò è possibile utilizzando in modo appropriato i dati sull’identità  di utenti e consumatori. Il marketing è adesso in grado di essere efficace e riconquistare un maggior controllo sulle proprie pianificazioni.

 

Social Media Best Practice: JBerry Alessandria

JBerry è un negozio di abbigliamento maschile e femminile con marchi prestigiosi, situato nella città  di Alessandria e avente un target di clientela dai 18 ai 65 anni.

Questo punto vendita desiderava costruire una comunità  Facebook al fine di aumentare gli accessi al negozio, la brand awareness e la fidelizzazione del cliente.

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Attraverso l’iniziativa, JBerry non si era prefissato solo di instaurare una relazione con la clientela con l’interazione online, si proponeva anche di riuscire ad acquisire informazioni e dati sensibili sui suoi fan. In questo modo, diventa possibile attivare azioni di marketing mirato, sulla base dell’insieme di interessi dei consumatori e comprendere quali siano i desiderata degli utenti in termini di capi d’abbigliamento da acquistare. La comunicazione con i fan permette infatti di eliminare le barriere alla verbalizzazione e riuscire ad entrare in contatto con i benefici ricercati dai consumatori e con l’insieme di associazioni delineate rispetto al modo stesso di vestire. Il punto vendita potrà  così puntare su quei brand maggiormente in grado di soddisfare i bisogni manifestati dai consumatori e tarare il servizio e l’assistenza offerta dai commessi sulla base di quanto emerso.

La strategia implementata risultava pertanto indirizzata all’acquisizione di un importante numero di fan e a rendere il marchio virale.

Per riuscire a raggiungere questi obiettivi , JBerry ha optato per la creazione di un gioco online rivolto ai fan della pagina, in modo tale da incrementare gli accessi al sito web e al punto vendita fisico.

Una volta ultimato il gioco, il cliente deve procedere a compilare il form (necessario per l’acquisizione di dati sensibili), per ricevere in omaggio un Cruciani arancio che potrà  ritirare direttamente in negozio, facendo così leva sull’aumento delle visite al punto vendita e quindi, sull’incremento della possibilità  di vendita.

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Questo gioco ha avuto notevoli effetti virali, dal momento che, anche utenti provenienti da aree geografiche differenti, si sono collegati alla pagina Facebook e inviando il francobollo, hanno potuto ricevere tramite posta il loro braccialetto.

Inoltre, i membri dello staff hanno saputo creare un forte coinvolgimento attraverso la capacità  di mostrare il”dietro le quinte” della loro attività , pubblicando foto in cui sono intenti nello svolgimento dei loro compiti oppure in cui scherzano insieme. Ai fan piace sentirsi direttamente coinvolti, sentirsi parte di un’organizzazione e diventare complici grazie alla condivisione di contenuti esclusivi. In questo modo si divertiranno a riconoscere il commesso che li ha serviti l’ultima volta che si sono recati in negozio e a entrare nel backstage dell’attività .

La strategia adottata ha consentito, nel medio – lungo termine, di creare una relazione e di fidelizzare il cliente, senza dimenticare che attraverso la pagina Facebook si intende parlare con le persone e non alle persone.

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Gamification: una spinta all’accelerazione delle vendite.

Breve decalogo dei Social Media

I social networks costituiscono una parte integrante della strategia implementata attraverso al Nuovo Modello di Marketing®: l’utente web 2.0 e in special modo il nativo digitale, diventa membro di una comunità  e può ingrandire la propria cerchia di contatti, instaurando relazioni che generano appartenenza e identità . Il corretto utilizzo dei social può risultare estremamente utile alle imprese per fare business: questi canali consentono infatti di mettere in contatto l’azienda con l’utente-consumatore, eliminando le distanze ed abbattendo le barriere alla comunicazione, e di aumentare gli accessi al sito web.

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Attraverso i social tuttavia, un’azienda non deve vendere ma instaurare una relazione con l’utente o potenziale cliente attraverso contenuti emozionali. Se l’utente sarà  colpito da ciò che viene condiviso nei canali social, sarà  infatti lui stesso a rintracciare i contenuti commerciali dell’azienda.

Per comprendere come comunicare all’interno di ciascun canale, è necessario anzitutto operare un’attenta analisi al fine di comprenderne a fondo le caratteristiche e le peculiarità .

Facebook è il social network più versatile e più conosciuto al mondo; può essere definito un megafono nelle mani dei diversi utenti, proprio perchè, diversamente dai mass media tradizionali, permette alle persone di interagire ed esprimere il proprio pensiero. Sono oltre 21 milioni gli italiani che usano FB, circa il 36% della popolazione complessiva ed il 71% degli utenti online.

Attraverso Facebook si parla con le persone e non alle persone: bisogna entrare in contatto con i clienti potenziali, al fine di creare un fan club e di instaurare un rapporto di fiducia attraverso il dialogo.

La pagina aziendale Facebook diventa un punto di forza della strategia di marketing perchè consentirà  di sviluppare attività  di e-Customer Relationship Management e di fidelizzare il cliente.

Twitter è un servizio gratuito di microblogging che fornisce agli utenti una pagina aggiornabile, tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri e permette di scambiare contenuti in modo informale e diretto con diverse persone. L’interesse si focalizza sui post che viaggiano da persona a persona, in modo estremamente semplice e veloce, creando uno scambio di tweet per diffondere rapidamente notizie e contenuti.

Youtube è un sito web che consente la condivisione e la visualizzazione di contenuti video. Secondo recenti indagini statistiche, risulta il terzo sito web più visitato al mondo, dopo Google e Facebook e funge anche da vero e proprio motore di ricerca. La maggior parte dei contenuti viene caricata direttamente dai singoli utenti, che gestiscono un canale personale.

Pinterest è un Social network ancora scarsamente diffuso in Italia, dedicato alla condivisione di immagini di alta qualità  e basato sull’obiettivo di creare una bacheca virtuale, al suo interno gli utenti possono creare e gestire raccolte di immagini relative ai loro interessi.

LinkedIn è un servizio web gratuito, impiegato principalmente per lo sviluppo di contatti professionali. L’obiettivo primario è quello di permettere agli utenti registrati di definire una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo. I diversi membri della lista sono definiti connessioni. La rete di contatti a disposizione dell’utente è costituita dall’insieme di connessioni dirette, dalle connessioni delle sue connessioni (2° grado) e dalle connessioni delle connessioni di 2° grado (3° grado). In tal modo diventa possibile trovare offerte di lavoro, opportunità  di business o di partnership con altri membri del proprio network, pubblicare offerte e ricercare candidati, leggere i profili dei reclutatori e verificare la possibilità  di mettersi in contatto diretto con loro.

Ad ogni modo, è necessario utilizzare i Social in modo coerente con le specifiche funzioni, siano esse di pubblicazione di contenuti (Publish), di condivisione (Share) o di creazione di una rete di contatti (Network).

elenco canali social

Inoltre, è necessario valutare altre due ulteriori variabili nel processo di scelta del canale Social ottimale: la rapidità  di condivisione (sharing index) e l’area di riferimento del proprio business (B2B o B2C).

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Ogni piede ha la sua scarpa; ogni azienda ha la sua strategia social mirata.

Il Nuovo Modello di Marketing: la soluzione vincente per le Piccole e Medie Imprese

Premessa: in Italia il mercato è costituito soprattutto da Piccole e Medie Imprese, le famose PMI, organizzate su scala ridotta e con un numero ristretto di dipendenti.

come valutare i rischiIn simili contesti, non esiste un vero e proprio ufficio dedicato al marketing: la comunicazione e la pubblicità  dell’azienda sono gestite direttamente dal titolare stesso. Di solito, se l’azienda ha successo, l’imprenditore o imprenditrice sa fare bene il proprio mestiere ma spesso, ahimè, non sa come comunicare con tutta l’esperienza, la competenza e l’efficacia che solo un vero professionista può dare. Come si dice a Milano: “Ofelè fa el to mestè”, riferito a chi si improvvisa esperto senza esserlo.

Visto che il successo di campagne e azioni promozionali, dipende esclusivamente dalla correttezza dell’approccio e dalle decisioni adottate nell’impiego delle risorse economiche, intellettuali e creative, appare evidente che il rischio di comunicare in modo errato, o con messaggi non coerenti rispetto al target di riferimento, è parecchio elevato. L’azienda si espone così alla possibilità  più che concreta, di perdere nuove opportunità  di business, di sprecare capitali preziosi, buttando via un sacco di soldi e addirittura, di infliggersi un danno comunicando una mediocre immagine aziendale.

Le PMI italiane, infatti, risultano eccellenti nella qualità  del prodotto ma spesso, trascurano l’efficacia e la qualità  della comunicazione.

 

Il web è sicuramente oggi lo strumento principale con cui diffondere la comunicazione di ogni impresa: è un canale essenziale per far conoscere il proprio marchio (brand awareness), per fidelizzare i clienti (brand loyalty) e per sviluppare campagne promozionali online (digital advertising).

Tuttavia, le PMI dispongono spesso di siti web non aggiornati e poveri di contenuti, raramente accessibili da mobile e visibili dall’estero.

Il primo passo per lo sviluppo di una strategia vincente è un sito web dotato di capacità  distintiva, ottimizzato per i diversi devices con accesso Internet, caratterizzato da un buon posizionamento nei motori di ricerca e in grado di mettere in luce il vantaggio competitivo dell’impresa.

Secondo diverse indagini statistiche, infatti, l’utente medio impiega soltanto 4 secondi per decidere se soffermarsi o meno su un determinato sito, proseguendo nella navigazione esclusivamente nel caso in cui vengano stimolati l’attenzione, il desiderio, l’interesse e l’azione, eventualmente attraverso una call to action.

I fenomeni della globalizzazione e della diffusione delle nuove tecnologie digitali rendono sempre più accesa l’esigenza di differenziazione rispetto ai competitors, con l’obiettivo di guadagnare un posizionamento unico e distintivo.

Per ottenere questo, è fondamentale dotarsi di un’immagine coordinata, sinergica, sempre coerente e fedele a se stessa, per influire profondamene sulla percezione del proprio brand, consentire all’azienda di rendersi visibile, differenziarsi, comunicare la propria mission e i valori guida.

L’idea creativa, che contraddistingue e definisce l’immagine dell’azienda, è al centro dell’intero processo e sarà  declinata nell’immagine coordinata, in grado di identificare l’azienda sui biglietti da visita, sui flyer, sulle brochure, sui media classici, sul web e sui new media.

La soluzione diventa quindi il Nuovo Modello di Marketing®, capace di strutturare un’immagine integrata del proprio business e di diffonderla attraverso le vie cardinali della strategia di comunicazione avviata.

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Perchè ogni forma di pubblicità  priva di idea creativa, è una porzione di budget sprecata.