La società cambia. Le esigenze cambiano con il tempo. Cambiano i programmi tv. E il web che fa? Si trasforma. Il web 2.0 è un’evoluzione inevitabile del tanto caro web 1.0, un web statico, fermo, creato per essere solo consultato e non vissuto direttamente dagli utenti. Il web 2.0 è un processo prestabilito, perchè oggi essere “sul web” vuol dire agire, interagire, compiere delle azioni.
Lo sviluppo delle nuove tecnologie digitali ha permesso di creare piattaforme più funzionali e maggiormente adatte alla fruizione da parte dell’utente, ampliando la penetrazione della rete anche attraverso la molteplicità di devices mobili aventi accesso ad Internet.
Il web 2.0 conferisce agli utenti, desiderosi di condividere emozioni, affetti e sogni, un ruolo da protagonisti: il consumatore non vuole più limitarsi ad essere un destinatario passivo di informazioni che promanano dall’impresa, ma assume un ruolo fortemente attivo (customer empowerment). Ogni utente, infatti, diventa in grado di ricercare autonomamente le informazioni di cui necessita (self inform); di comparare i diversi siti web al fine di selezionare il fornitore che offre le condizioni più vantaggiose (self compare); di decidere in quali blog e forum partecipare attivamente (self organize); di scambiare consigli e suggerimenti con gli altri internauti attraverso una comunicazione peer-to-peer (self advice); di valutare l’affidabilità di ciascun rivenditore (self police) anche attraverso le recensioni fornite da altri utenti (self feedback).
In tale contesto, le informazioni e i contenuti (perlopiù creati direttamente dagli utenti, User Generated Contents) si diffondono in modo estremamente rapido e capillare (viral marketing) e sfuggono al controllo puntuale da parte dell’azienda. Inoltre, a seguito del fenomeno della socializzazione e spettacolarizzazione, la singola lamentela può trasformarsi in un’autentica istanza collettiva, condivisa da una pluralità di utenti e non più ignorabile da parte dell’impresa. Questo fenomeno è amplificato proprio dalla diffusione dei social networks, in grado di sviluppare la comunicazione orizzontale tra gli utenti.
Appare così evidente la necessità di trasformare la potenziale minaccia in opportunità , di convertire il customer empowerment in customer engagement: i consumatori devono essere direttamente coinvolti nei processi di promozione e innovazione, diventando i best advocates ingaggiati dall’azienda in qualità di”evangelisti” (evangelism marketing). A tal riguardo, è consigliabile monitorare i blog afferenti il proprio settore poichè gli autori sono in grado di influire profondamente sui lettori, facilmente condizionabili da un messaggio emozionale mirato.
Risulta altresì necessario che l’azienda riesca a dotarsi di un sito web ottimizzato tramite attività di SEO (affinchè si posizioni tra i primi risultati della ricerca organica e sia facilmente rintracciabile da parte degli utenti) e promosso attraverso campagne di SEM (keyword advertising: forme promozionali sviluppare attraverso parole chiave ed annunci sponsorizzati associati al sito): soltanto in questo modo sarà possibile raggiungere i potenziali clienti.
Inoltre, è fortemente consigliato l’utilizzo di software di analisi degli accessi al sito, quale Google Analytics, per ottenere informazioni preziose sugli utenti: area geografica di provenienza, piattaforma di accesso, device utilizzato e status (nuovo utente, utente abituale, etc…). I dati raccolti consentono di comprendere se le iniziative di marketing adottate risultano di successo, oppure, se necessitano di un adattamento a nuove esigenze di mercato emergenti.
Pertanto, una strategia vincente deve irradiarsi attraverso le 3C del WebMarketing: Content (focus sui contenuti, sulla profondità e ampiezza delle informazioni e sull’enterteinment); Community (interazione con gli utenti, presidio dei social media, blog, e-mail marketing purchè risulti permission based, in modo tale da non scadere nel fenomeno dello spam, e in grado di suscitare effetti virali) e Commerce (piattaforme digitali che consentono di acquistare online i prodotti offerti).
L’idea creativa è la dinamite in grado di mixare le 3C in modo esplosivo.